3. Corrosione

Trattamento delle acque di torre
1. Depositi di sali insolubili
2. Formazioni biologiche
3. Corrosione
4. Fanghi
5. Formazione di schiuma
Sintomi della formazione di depositi
Rimedi preventivi
Bilancio di concentrazione
Conclusioni

In qualsiasi circuito idraulico in cui l’acqua venga a contatto con metalli diversi, esiste il pericolo di corrosione elettrolitica.

La corrosione viene accelerata da:
a) basso valore del pH;
b) aumento della concentrazione dei sali nell’acqua;
c) differenza di potenziale catodico crescente tra i metalli. In ordine di carattere catodico i metalli più comuni possono essere così elencati:
– zinco
– alluminio e leghe di alluminio
– acciaio dolce, acciai di bassa lega, ghisa
– piombo
– nickel
– leghe di rame
– acciai resistenti alla corrosione

Tra due metalli, il metallo elencato per primo è quello che si corrode e quindi, più posti intercorrono tra un metallo e l’altro, maggiore è la differenza di potenziale tra i due.
Anche taluni microrganismi come i batteri dello zolfo (aerobi), o quelli solfo-riduttori (anaerobi), contribuiscono alla corrosione dei metalli. Eventuali parti in legno nelle torri subiscono un attacco fisico dovuto all’impatto meccanico dell’acqua, chimico (o delignificazione) dovuto a cloro libero (oltre 1 ppm), alte concentrazioni di sali di sodio e alti valori del pH. Il trattamento chimico del legno non lo preserva dall’attacco microbiologico.

Pubblicato in Glossary, Trattamento delle acque

2 commenti su a “3. Corrosione

  1. nicola tomasini dice:

    Buonasera volevo chiederle quanti ppm di cloruro di sodio posso avere come massima nelle acque di scarico di un depuratore in un impianto industriale di tipo tessile con riferimento alla tabella”A”?
    Attendo una vostra risposta.Grazie

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